OSSI DI SEPPIA
Sul muro grafito
che adombra i sedili rari
l'arco del cielo appare
finito
Chi si ricorda più del fuoco ch'arse
impetuoso
nelle vene del mondo; ...in un riposo
freddo le forme, opache, sono sparse.
Rivedrò domani le banchine
e la muraglia e l'usata strada.
Nel futuro che s'apre le mattine
sono ancorate come barche in rada
Ossi di seppia, Eugenio Montale.
2 comentarios:
wawwww! doble coincidència avui! montale és un dels meus poetes italians preferits! el vaig descobrir quan vivia a padova. et recomano també els poemes dits 'mottetti'.
Grazie, carissima!!!
Els llegire també...
Publicar un comentario